L’itinerario del monte Zugna è un percorso ad anello lungo circa 11 km, raggiungibile da Albaredo di Vallarsa permette di intraprendere un’escursione tra le testimonianze lasciate dal passaggio della Grande Guerra, rese fruibili e comprensibili grazie ad un progetto promosso dalla Fondazione Parco Botanico del Cengio Alto che ha ripulito e riassestato i manufatti militari predisponendo anche una segnaletica dettagliata e numerosi pannelli illustrativi.

L’operazione più importante si è incentrata sul ristabilire il tema delle distanze negato dalla vegetazione: se prima dell’intervento questo paesaggio era irriconoscibile e dimenticato sotto il manto boschivo, dopo un taglio tattico della vegetazione, i manufatti sono riemersi e le distanze sono nuovamente percettibili: le trincee nemiche distano circa 150 metri ma gli avamposti solo 40 metri, una vicinanza incredibile quanto inquietante che costituisce una rarità nei settori del fronte italo-austriaco.

Il monte Zugna separa la Vallarsa dalla valle dell’Adige e fu una zona molto importante per il fronte italiano durante la Prima Guerra Mondiale, infatti grazie al suo possesso l’esercito italiano riuscì a respingere i tentativi austriaci di sfondamento del 1916. 

Itinerario

L’inizio del percorso prevede l’attraversamento di camminamenti e trincee appartenuti alle linee austro-ungariche, compresi i resti di posti di osservazione e postazioni mitragliatrici. Si percorre successivamente un tratto di strada asfaltata, tratto che al tempo era terra di nessuno, per giungere alle linee italiane con il “Trincerone”: nel punto più stretto del crinale infatti gli italiani costruirono un sistema trincerato detto “Trincerone” che bloccava la strada che da Albaredo conduce alla sommità della montagna e che fu l’estrema barriera di difesa contro la Strafexpedition tedesca iniziata il 15 maggio 1916. La trincea era stata praticamente cancellata a causa dei bombardamenti ma con il restauro un tratto è stato ricostruito in muratura liscia facendo rimanere il tratto di trincea originale ben evidente e diversificato rispetto al tratto ricostruito a fini didattici. Dopo aver oltrepassato camminamenti, trincee e avamposti italiani, il percorso torna alla trincea di prima linea austro-ungarica dove esisteva un manufatto in legno e acciaio detto “Baracchino” che era scomparso ma che è stato ricreato con le sembianze della trincea originale e con la funzione didattica di spiegare l’organizzazione di questo tratto di fronte attraverso pannelli.

Concluso l’anello si prosegue a piedi verso il Rifugio Monte Zugna su strada asfaltata fino al tornante con le indicazioni sul cimiteri militare italiano di San Giorgio, dopodiché la strada prosegue nel bosco passando davanti ai resti del cimitero.

Dal rifugio è possibile imboccare una mulattiera che in circa 20 minuti a piedi conduce al “Parco della Pace” dove giacciono i resti di manufatti austroungarici ma anche italiani: prima del conflitto infatti gli austriaci avevano progettato di insediare un forte in questa zona, i lavori erano cominciati con la costruzione di un impluvio per la raccolta dell’acqua piovana e di alcune caserme di cui oggi si conservano i ruderi. Tuttavia, dopo l’entrata in guerra dell’Italia, l’esercito austroungarico abbandona il monte Zugna che viene subito occupato dagli italiani, che nel “Parco della Pace” hanno lasciato le loro tracce costruendovi trincee, ricoveri in roccia, postazioni di artiglieria e il cimitero militare “Coni Zugna”. Da qui è possibile raggiungere la cima del monte dove oltre ai resti di postazioni d’artiglieria, un osservatorio e altri ruderi una veduta mozzafiato su tutta la Vallarsa e dal Pian delle Fugazze fino alla pianura veneta spiega l’importanza strategica che questa montagna rivestiva in tempo di guerra.  Dal “Parco della Pace” è anche possibile seguire il “Sentiero della Pace” che porta a Passo Buole, il luogo di memoria dove gli italiani riuscirono a bloccare la Strafenxpedition. Una cappella e alcuni cimiteri militari ricordano i caduti.

Passo Buole è raggiungibile anche tramite una ripida strada che parte da Riva di Vallarsa.